Alī Ahmad Sa’īd Isbir علي أحمد سعيد إسبر

N.4

Ho visto il tuo volto attorno alla casa dipinto su ogni ramo, 
mi sono scrollato l’aurora dalle spalle e ho iniziato la ricerca: è venuta? 
ho domandato alla rugiada sui rami, ho domandato al sole se avesse letto 
i tuoi passi, dove la notte ti aveva vista, come si erano incamminati 
accanto a te i fiori della casa e gli alberi. 
Quasi disgiungo i miei giorni e me stesso: 
là è il mio sangue e qui il mio corpo – fogli 
che le scintille trascinano tra le rovine del mondo

Cento poesie d’amore, 2003

del poeta di origine siriana riparato a Parigi, Alī Ahmad Sa’īd Isbir, conosciuto in occidente come Adonis

Immagine

Darwish- Profugo

Hanno incatenato la sua bocca

e legato le sue mani alla pietra dei morti.

Hanno detto: “Assassino!”,

gli hanno tolto il cibo, le vesti, le bandiere

e lo hanno gettato nella cella dei morti.

Hanno detto: “Ladro!”,

lo hanno rifiutato in tutti i porti,

hanno portato via il suo piccolo amore,

poi hanno detto: “Profugo!”.

Tu che hai piedi e mani insanguinati,

la notte è effimera,

né gli anelli delle catene sono indistruttibili,

perché i chicchi della mia spiga che va seccando

riempiranno la valle di grano.

Mahmoud Darwish, al-Birwa(Palestine)

Immagine